giovedì 22 maggio 2008

riposo




"Nell'eterno crepuscolo attendo
Finalmente ho tutto il tempo che cercavo"




Chiesi a Dio di avere il dono della vita eterna
Mi rispose che ne avrei perso un altro più importante
Le chiesi quale
Mi rispose, il dono di conoscere il fascino della morte




giovedì 15 maggio 2008

Dominanza




"Il tuo tempo è cessato
Ciò che una volta lo era, pian piano tornerà mio"



Delle due Torri del Pavlen che da venticinque anni le vedo svettare orgogliose lungo via d'Azeglio a Parma, se devo essere onesto, non me ne è mai fregato un cazzo. Men che meno mi son mai chiesto cosa celasse l'edificio di quest'ultime, perennemente chiusto dalla poderosa porta di legno massiccio.
Poi guarda un pò, giusto per caso, una porta misteriosa all'interno della facoltà di lettere si apre, ci si va a vedere, ed ecco li che sbuchi da dietro le quinte, e cosa ci trovi? desolazione. Un edificio antico, una chiesa all'apparenza,completamente priva di tetto. Un guscio spaccato lasciato nelle selvagge mani di Madre Natura, con i piccioni posti a sorvegliarne lo svolgimento. perchè in fondo, loro, ci son sempre, dolci bestiole dal colore di smog cittadino e dal soave verso di rigurgito umano, con quelle zampettine che se gli conti in tutto otto dita, le riconti, e poi le ri-riconti e quindi ti viene il dubbio che possa un piccione di plastica data la sua perfezione. Che poi una cosa che proprio non capisco del genere umano è: che si è ossessionati dalle malattie. Arriva l'influenzina dai polli cinesi che han fatto ben due morti su venticinque mila casi? cazzo iniettiamoci delle bombe. Guai a mangiare la frutta senza lavarla, possibilmente con l'amuchina. Una mosca ti si è posata sulla carne? eh no che schifo. Però dammi un pò di quel pane secco che adesso mi faccio ricoprire di piccioni, di cui il più sano probabilmente ci ha il vaiolo, che anche se mi trovo due cacatine sulla giacca firmata una bella foto ricordo proprio me la voglio fare!

Fanculo ai dieci mesi passati alla Lipu, a me i piccioni fanno decisamente schifo.

mercoledì 7 maggio 2008

Pellegrino



"Per quanto dovrò percorrere i tuoi giardini,

prima di giungere alla tua casa"



Centodieci chilometri a piedi non mi son bastati...
Grazie a Dio sono Ateo