domenica 4 aprile 2010

Autostima




"Mi piace insegnare agli altri ciò che non son in grado di insegnare a me stesso"



Rispettare, Capire, Amare
e non per ultimo.. Fotografare

martedì 23 febbraio 2010

Intervallo

Fondamentalmente mi chiedo...
Ma uno che cazzo se ne fa di 70 milioni di Euro che gli piombano dal cielo??
Cioè non è che tu passi la vita a lavorare per 1300 euro al mese e poi puff... il fatto è che tu passi la vita a lavorare! cosa credi, molli tutto e te ne vai?? no, caro. Tu sei nato per lavorare è questo il punto,forse odi farlo ma è una delle poche cose che ti rendono felice in questo mondo...
70 milioni non possono renderti felice, almeno io preferisco pensarla così.
Soldi regalati... e dovè il gusto di conquistarsele le vittorie?
mah...................................................

Giocate, giocate avidi infelici, scoprirete a vostre spese il fallimento della vostra vita

sono ubriaco, forse?

forse no, forse

domenica 17 gennaio 2010

Pienezza


"La musica è una rilevazione più profonda di ogni saggezza
Chi penetra il senso della musica potrà liberarsi da tutte le miserie in cui
si trascinano gli altri uomini"
Ludwing Van Beethoven
Le note come semplici passi. le composizioni come vita vissuta.
Mille modi diversi di costruirsi l'esistenza.
Comunicare in modo alternativo può risultare comprensibile al pari del gesto della parola.
Beethoven perse la facolta di leggere la parola, ma continuò a percepire la musica attraverso i tasti premuti del pianoforte.

sabato 22 agosto 2009

CambioDirezione







"La vita è inutile, tanto vale rassegnarsi


Forse la vita è solo illusione posso crearmene di migliori nei sogni


La vita può anche essere una merda forse una via d'uscita potrebbe esserci


La vita può essere anche dura, trovo la forza di affrontarla


la vita è una ed è bellissima"




Solo sotto il caldo, non posso contare i passi. Una musica continua ripetersi nella mia testa. Corro, continuo a correre, non posso parlare. Sono solo. I metri cadono alle mie spalle, non intravedo la meta. Ho il corpo portato al limite eppure non mi fermerei mai. Rifletto, ci sono molte cose su cui riflettere, è il momento migliore quando si è soli. Sorrido, mi chiedo per quale ragione lo faccia, ma sorrido. Sorrido alla vita forse?

Sono quasi alla fine, ne incrocio uno, un saluto, un semplice cenno della mano, non c'è tempo ne voglia di parlare, e di cosa poi? Semplice sconosciuto, eppure c'è intesa. Anche te con i tuoi pensieri fratello.
Arrivo, la mia mente ritorna in simbiosi col corpo, realizzo. Ho scalato tutti i gradini, nessuna interferenza, tappa dopo tappa, ho calcato le gesta eroiche dei più grandi della Terra, ho fatto della mia Vita la migliore che possa esistere.
L'evoluzione può avere uno sviluppo orizzontale oltre che verticale.

sabato 11 aprile 2009

Il vuoto






"L'incapacità di ascoltare come quella di farsi capire

Ti crea una visione piatta di tutto ciò che gira attorno alla tua vita

Aiuta e lasciati aiutare

Perdona e lascia perdonare

Io ho perdonato, chi vuole può perdonare me

Perchè è bello riscoprire i colori della vita"





Tutti lo hanno, un mancamento, un qualcosa che riesci a sentirlo solo quando sai per certo di non averlo.
Personalmente ho seguito tante strade, tantissime, ho conosciuto persone e le ho aiutate, altre le ho abbandonate. Ho conosciuto donne e le ho amate. persone che mi han portato soddisfazione e delusione, non me ne frega niente. Do valore a chi mi da valore, come ne do a chi non me lo vuol dare. Nessuno è inferiore a nessuno.

Perchè passare il tempo con l'ossessione di fare ciò che non dovresti fare? di sbagliare dove credi di agire per il verso giusto. Sono le tue decisioni cazzo, e sono preziosissime. La strada da seguire alla fine è una sola, i suoi bivii sono illusori, la tua volontà sa già qual'è il percorso giusto, nel bene e nel male. Lo vede, ce l'ha li davanti, spianata in un oceano di luoghi, persone e idee. Basta solo imparare a impadronirsene, perchè la cosa più difficile da controllare è se stessi. Diventare guida suprema del proprio io, riscoprire la vera libertà, non importa quante barriere ci siano davanti. Sbaglierò? pagherò, rimedierò. Perchè quella strada non sia mai interrotta, perchè possa proseguire anche quando il tuo corpo non sarà più in grado di percorrerla fisicamente, perchè ne diventi una retta infinita.

Ho voluto ripercorrerla a ritroso, ho raccolto le briciole che vi ho lasciato, tutti i ricordi che il vuoto non è stato ancora in grado di soffocare. Perchè se diviene troppo potente, anche i tuoi monumenti verranno distrutti. E quante briciole ho trovato accanto alle mie, uno non se ne rende conto veramente finchè non si guarda almeno una volta nella vita indietro.
Pollicino e il Nulla. La tua esistenza viaggia parallela con tante fiabe, Ci avete mai pensato?

Domare questa volontà, provo a farlo. La uccido e la faccio risorgere, a mio piacimento. E' dura, lo è per chiunque. Ma poi lo riempi, questo vuoto, piano piano. E lo senti, tutti i cinque sensi lo avvertono, ed ha un peso particolare... stranissimo, che si armonizza con l'estrema leggerezza dell'aria.
E il disco della tua vita smette di saltare, e riprende il corso che non avrebbe mai dovuto interrompere.

Basta banalità


Il Blog Muore qui, forse

Perchè il Cezio Vive, libero




Dedicato a tutti i miei venticinque lettori, ma forse sono anche meno di quelli del Manzoni

A chi crede in me e a chi non mi ha mai creduto
A chi ha sempre voluto essere al mio fianco e a chi se ne è voluto andare, spero ci siano state valide ragioni
A chi, pur volendolo, non sono riuscito a starle vicino, ho commesso troppi errori
A chi non ha mai capito ciò che ho scritto, è capitato molte volte anche a me
A chi amo e a chi ho smesso di amare
A chi mi ha sempre criticato
A chi gli ho tenuto nascoste troppe cose, non accadrà più, spero
A chi mi ha sempre nascosto troppe cose, credo di averle sempre sapute
A chi mi ha fatto capire il vero valore della parola
A tutte le vite che hanno incrociato la mia, sono veramente tantissime


Il Cezio è qui, non svanisce ed è pronto ad ascoltare, a capire, ad imparare e gli piace bere, ed è bello, ed è peso quando parla di montagna, ed è malinconico, e scopa poco... ma si vuol godere la vita, perchè sa che non gli manca più nulla. Della sua povertà ne ha fatto la vera ricchezza


Perchè in fondo in fondo il Cezio, non è cambiato. E' entrato nella sua fiaba, è tornato alla sua realtà.




Adios a tutti



lunedì 16 marzo 2009

Determinazione





"Basta un minimo frammento della tua esistenza per sentirsi realizzato"




Quando la sveglia suona, mi rendo a malapena conto del posto in cui mi trovo a dormire. Il cruccone cinquantenne che per cinque ore me lo sono sopportato al mio fianco me lo fa penosamente ricordare. Il mal di testa micidiale che mi ha fatto crollare a letto pare che sia solo un ricordo... fortuna, stazionare a 3300 metri di altezza quando i giorni prima te ne stavi 3000 più in basso porta spesso a questi inconvenienti. Guardo il cellulare, sono le quattro meno un quarto di una mattina di fine agosto, e avrei scoperto poco più tardi che la temperatura esterna era di poco sotto lo zero.
Dio che notte di merda, mi giro dall'altra parte, sveglio il mio compagno "è ora di agire, facciamo sto cazzo di Nador" gli dico.
Son carico, nonostante la pazzesca fatica dei 1500 metri di dislivello a piedi per arrivare fin qui il giorno prima, e i restanti mille da fare, sono carico.
esco dal mio sacco letto, mi cambio penosamente, infilo imbrago e tutto, scendo, colazia miserissima e siam pronti.
appena fuori dal rifugio il freddo si fa subito sentire, almeno la giornata ci regala subito un cielo stellato.
passiamo agevolmente le roccette iniziali, illuminate dalla luce delle nostre frontali, ed ecco, al momento di calzare i ramponi e legarsi in cordata per immettersi nel ghiacciaio, che arriva il vento, maledetto vento che ti taglia la faccia. Un tizio scivola su una placca ghiacciata e subito mi investe mentre cerco di legarmi al compagno. cristo cominciamo bene, già le mani ce le ho congelate.
Sistemiamo tutto, infilo i guanti e scendiamo sul ghiaciaio crepacciato, puntando ad est verso il ripido promontorio che ci lancerà direttamente sulla cresta nord-est del Nadelhorn. E già comincio ad avere i primi presentimenti una volta raggiunta. E non mi sarei certo sbagliato. Come usciamo sulla cresta il vento ci investe con una potenza inaudita, una cazzo di bufera che ci soffia lateralmente ad oltre 100 km orari, e questa cresta, lunghissima.
Al primo violento colpo vengo sbalzato e subito mi accascio puntando la picozza, ne approfitto, riprendo fiato, sono stanchissimo comincio ad avere i miei dubbi sulla riuscita. Il mio amico mi urla che abbiamo oltrepassato la quota di 4000 metri, cazzo, siamo in ballo da quattro ore e abbiamo ancora 300 metri di dislivello da percorrere. Conto i passi, dieci dodici, poi la fermata è d'obbligo. la corda che mi lega al compagno si tende, tenta quasi di trascinarmi lei su, mi spinge a non mollare, ma una salita del genere comincia a rilevarsi disumana in quelle condizioni per me.
Un'altra folata e di nuovo mi ritrovo con la faccia nella neve. Comincio a pensare che ce la farò a volar giù dalla cresta prima o poi, ormai mi sento più Cristo sulla via crucis. "Frenc, basta, io rinuncio! torniamo giù" urlo al mio amico pochi metri davanti. "Manca poco Liuk, si vede la vetta" mi risponde "Grazie amico per la solidarietà" penso tra me e me, con disapprovazione. "Ok, devo bere un attimo poi ci sono"
E finalmente il vento cala, ma gli ultimi metri sono terribili, un canalino imprevisto di neve con pendenze sui 50°, breve, ma con un dirupo al fianco che fa ben pensare di non mollare la concentrazione proprio sul finale, ci fa rendere conto che forse ci siam presi pure la variante per la vetta. Ma poi è fatta, un paio di roccette e la croce "La croce cazzo, è li a due metri da noi "è fatta Frenc, Abbiam fatto sto cazzo di Nador!"
E' un momento brevissimo, non faccio neanche in tempo a toccarla sta croce che il mio amico, non si sa come cazzo abbia fatto, osserva impotente uno dei suoi ramponi rotolare giù per i cinquecento metri del versante nord della montagna. " Liuk, qua è un casino, il rampone è andato" mi guarda incredulo "Ti faccio delle assicurazioni per scendere il canalino" Gli rispondo. Sono in trance, in un misto di stanchezza, felicità ed esaltazione quasi non mi rendo neanche conto della situazione in cui ci siamo messi.
Scendiamo subito, neanche la foto di rito, neanche il tempo di guardarsi il panorama mozzafiato, nemmeno quello di togliersi lo sfizio di fumarsi la paglia più alta che abbia mai potuto fumare. Il tutto è durato meno di due minuti.
2500 metri di dislivello per oltre dieci ore passate a salire, con i pensieri, i dubbi e la fatica mi hanno portato a pensare a che cazzo te lo fa fare tutto questo. Due minuti appena mi han fatto subito capire che di momenti come questi ne vivrò sicuramente altri.
Perchè in quei due minuti c'è dentro tutto. Rabbia, gioia, desiderio, emozione. E il mondo ti comincia a girare nel verso giusto.

giovedì 12 febbraio 2009

My Life





"...E che la Costituzione non vi separi"

domenica 1 febbraio 2009

Mano de Dios





"Dio creò i Dinosauri
poi Dio distrusse i Dinosauri
Dio cerò l'Uomo
poi l'Uomo distrusse Dio"
Che il donarne l'intelligenza fu il suo più grave errore

Trassi un profondo respiro "sono tornato" dissi